Seminario: Sport e grande guerra: il contributo del Sud
La Storia del Sud sportivo alla Grande Guerra fa tappa al Liceo Manzoni di Caserta
Nella giornata di cultura sportiva mercoledì 20 novembre, presso il Liceo Alessandro Manzoni sede della Delegazione della Società Italiana di Storia dello Sport, a due anni dal Seminario Internazionale Sport e Grande Guerra. Il contributo del Sud. Caserta 5-6 ottobre 2017 si è tenuta un’altra presentazione dei suoi Atti (a cura di Angela Teja, Donato Tamblé e Luciano De Luca). Dopo Trieste, Aversa, Roma, il volume è approdato a Caserta di fronte ad autorità civili e militari, con un pubblico di studenti attenti e interessati alla tematica trattata. Un evento davvero inedito e quasi inesplorato per gli alunni delle classi quinte che per la prima volta hanno comparato l’evento tragico della Grande Guerra e il fenomeno gioioso dello Sport.
A tener desta l’attenzione è stato il maggiore Emanuele Di Muro dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito e socio della Siss, che ha ricordato l’importanza dell’origine dell’addestramento ginnico militare e l’affermazione dello sport durante il Primo conflitto mondiale. Anche il Sud d’Italia come il Nord non era immune dalla pratica dello sport e della ginnastica, tanto che fu costruita la prima palestra portatile nella città di Campobasso. Inoltre ha affermato che ancora oggi l’Educazione fisica e sportiva ha un ruolo centrale nell’addestramento del soldato. La parola è quindi passata al consigliere Nazionale del Nastro Azzurro professor Rocco Galasso, curatore per questo Istituto che ha realizzato la mostra “Azzurro che Valore”, di questi cimeli sono stati esposti in sala catturando l’attenzione del pubblico. Nel suo intervento il prof. Galasso ha posto l’accento sul contributo di calciatori che si sono immolati in difesa della Patria, tra questi il sottotenente Teodoro Capocci di Lioni (AV) giocatore del Napoli Foot Ball club.
Il delegato Regionale Siss Raffaele Ciccarelli che ha chiuso la prima parte della giornata, ha raccontato il fervore degli atleti di canotaggio del “Real Circolo Canottieri Italia” di Napoli, i quali, oltre a dimostrare di essere capaci nelle imprese sportive, furono in grado di essere anche degli eroi sui campi di battaglia, pagando un triste tributo alla guerra.
A introdurre i lavori della giornata di studio era stata la Dirigente scolastica professoressa Adele Vairo, dopo i saluti iniziali, la Preside con grande dinamismo aveva avvalorato il lavoro scientifico del volume, da destinare non solo agli insegnanti del Dipartimento di Scienze Motorie e Sportive ma anche a quelli del Dipartimento di Filosofia e Storia come strumento di interdisciplinarietà utile agli studenti del Liceo Scientifico a Potenziamento Sportivo. Inoltre, ha aggiunto che la storia dello sport è una materia trasversale che coinvolge più discipline, e proprio dal suo insegnamento nelle scuole si potrebbero trarre veri e propri “frutti civili”, utili per la formazione dei futuri cittadini.
L’assessore del Comune di Caserta con delega al Patrimonio ordinario e storico; Impianti Sportivi e attuazione delle Politiche Comunitarie architetto Alessandro Pontillo, è intervenuto in rappresentanza del Sindaco Carlo Marino portando i suoi saluti, l’Architetto nel suo contributo ha fatto un’esperta introduzione storica.
Il presidente del Rotary club “Luigi Vanvitelli”, che tanta parte aveva avuto nell’organizzazione del Seminario dottor Bruno Giannico nel suo discorso, sosteneva che lo sport sia l’elemento centrale della società, e la Grande Guerra sarebbe un punto di partenza di questo fenomeno sociale.
Nella seconda parte della mattinata, il direttore del Dipartimento dei beni culturali sportivi della Siss professoressa Angela Teja ha letto il saluto del presidente del Centro Studi Sports’ Records e vice Presidente della Società Italiana di Storia Militare, professor Donato Tamblé, il quale ha fatto riferimento all’importanza delle fonti e alla necessità della loro salvaguardia, ma anche della loro compiuta identificazione e valorizzazione.
Nel suo scritto il Prof. Tamblé ha evidenziato che gli Atti di Caserta hanno voluto colmare la scarsezza di lavori sull’esordio dello sport nel Meridione e che questa ricerca non vuole essere un punto d’arrivo, ma un punto di partenza per nuovi studi. La prof.ssa Teja ha quindi affermato come la storia dello sport possa essere lo strumento più adatto agli studenti per avvicinarli alla grande storia quella della Grande Guerra, perché il linguaggio sportivo si avvicina di più ai giovani e può rendere l’idea che lo sport possa essere un bene culturale a tutto tondo.
A concludere i lavori è stato il docente di Scienze Motorie e Sportive del Liceo Manzoni e Delegato della Società Italiana di Storia dello Sport di Caserta professor Luciano De Luca, organizzatore della giornata di studio, che ha portato i saluti del Presidente della Siss nonché Rettore della Lumsa, professor Francesco Bonini e i saluti del presidente della Società Italiana di Storia Militare professor Virgilio Ilari. Il prof. De Luca, oltre a moderare l’incontro, ha illustrato le immagini proiettate a commento silenzioso dei Giochi di Joinville, meglio conosciuti come le Olimpiadi militari del 1919 ricordandone il centenario.
Poi ha ricordato alcuni eroi della Campania, che si sono distinti nella Prima Guerra mondiale, tra questi: Oreste Salomone primo pilota aviatore a ricevere la medaglia d’oro a Valor Militare, e il napoletano Armando Diaz che, prima di essere stato un grande generale, era stato anche un valido atleta ginnasta, allievo del maestro di ginnastica Alessandro La Pegna le cui origini sono della Provincia di Terra di Lavoro. Ha infine ricordato che gli Atti sono stati dedicati a Ferdinando Abbondati, capostipite della scuola casertana di ginnastica, perché studenti e studiosi possano ricordarne il nome e la storia.
È stato inoltre presente all’incontro del Liceo Manzoni l’atleta del Gruppo Sportivo Esercito il pugile Raffaele Di Serio medaglia d’oro ai Giochi del Mediterraneo 2018, che nel suo gradito intervento ha affermato che per ottenere buoni risultati bisogna fare dei grandi sacrifici, e ha espresso grande riconoscenza all’Esercito senza il quale non riuscirebbe ad allenarsi in vista delle prossime Olimpiadi di Tokio 2020.
Viva riconoscenza è stata inoltre espressa al direttore di Dipartimento di Scienze Motorie e Sportive professor Antimo Nero per la sua preziosa collaborazione alla riuscita dell’evento. In sala erano presenti anche il colonnello Giampiero Bisanti e il primo maresciallo Felice Toscano dell’Ottavo Reggimento Bersaglieri di Caserta venuti in rappresentanza del generale Domenico Ciotti. La presenza delle Fiamme Cremisi ha sempre testimoniato l’azione e l’essenza fisica per l’eccellenza delle truppe, che ancor oggi partecipano a missioni umanitarie di “Stabilizzazione e Ricostruzione”. Lo sport è sempre stato fonte di addestramento per i soldati e di conquista di alti valori umani.
I lavori si sono conclusi con le note de “O’surdato nnammurato” cantata da Anna Magnani nel film “La sciantosa” di Alfredo Giannetti, una delle canzoni più cantate dai soldati durante la Grande Guerra.
a cura del Prof. Luciano De Luca